Terapia Breve Strategica

La Terapia Breve Strategica è un innovativo modello di problem-solving psicoterapeutico il cui obiettivo è “produrre risultati in tempi brevi”. Le principali differenze rispetto ad altre forme di psicoterapia si sintetizzano nei seguenti punti:

– abbandono del nesso di causalità lineare. Tale metodo, basato su obsoleti costrutti teorici, imponeva al terapeuta e al paziente una lunga ricerca della causa scatenante per arrivare alla soluzione (sintomo+ricerca della causa=soluzione);

– operatività nel qui ed ora del problema. Il terapeuta si focalizza solo sul problema dichiarato dal paziente e non su dinamiche collaterali. Ciò permette che la terapia si chiuda in tempi straordinariamente rapidi rispetto al passato (analisi e cambiamento del processo disfunzionale=soluzione);

La prassi operativa di base può essere così sintetizzata:

– utilizzo di tecniche di dialogo in grado di analizzare i meccanismi di persistenza del problema;

– prescrizioni terapeutiche di comportameno (strategie) in grado di interrompere tale meccanismo;

La terapia breve strategica è utilizzata in tutto il mondo ed i casi clinici trattati con questo metodo sono migliaia. E’ inotre l’unico modello che si avvale di “protocolli di trattamento”, simili nel concetto e nell’utilizzo alle linee guida utilizzate in campo medico. Le linee guida garantiscono qualità e predittività in termini strettamente operativi.

Cenni storici

La formulazione del modello di terapia breve si deve ai risultati del progetto “Brief Therapy Center” presentato negli anni ’70 presso il Mental Research Institute (Palo Alto, California) e la brillante opera di approfondimento e sistematizzazione dei principi teorico-applicativi della comunicazione terapeutica di Paul Watzlawick (Pragmatica della comunicazione umana, 1971). In Italia, il modello viene introdotto negli anni ’80 e da allora utilizzato con successo su migliaia di casi. Il principale punto di forza del modello strategico è la capacità di produrre risultati concreti e tangibili in pochissimo tempo (concetto di efficacia).

Tempi medi di una terapia breve-strategica

Mediamente, una terapia breve ha una durata di 10 sedute. I primi miglioramenti si avvertono già con i primi incontri. E’ prassi per il terapeuta verificare costantemente l’efficacia dell’intervento, in linea con l’obiettivo stabilito assieme al paziente.

Frequenza degli incontri

Nelle prime fasi del trattamento, gli incontri sono a cadenza settimanale o quindicinale. Ottenuti i primi miglioramenti gli incontri vengono ulteriormente distanziati (ogni tre settimane), ciò permette alla persona di sperimentare nella propria vita quotidiana le ritrovate risorse e nuove capacità. La terapia si conclude infine con 3 sedute di controllo (follow-up) a distanza di 3, 6 e 12 mesi, per verificare che il risultato raggiunto si sia effettivamente consolidato.

Tempi medi di una seduta di terapia strategica

Il tempo medio di una seduta è di 20-45 minuti.

La terapia breve strategica dà risultati duraturi nel tempo

Come emerge chiaramente dai follow-up condotti a fine terapia, la presenza di ricadute è minima (5%). I test sull’efficacia e sull’efficienza del modello breve-strategico, effettuati negli ultimi decenni su migliaia di casi trattati, confermano questo dato.

La terapia breve strategica non prevede l’utilizzo di farmaci

La terapia breve strategica è un intervento di tipo psicoterapeutico e, come tale, non prevede l’utilizzo di farmaci. In caso di pazienti già in trattamento farmacologico si potrà comunque iniziare la psicoterapia e, contemporaneamente, continuare con l’assunzione del farmaco sino a conclusione del ciclo, così come stabilito dal medico.


Terapia breve strategica indiretta

Capita di frequente che familiari o partner si accorgano di un problema ma l’interessato non né ha percezione (ad esempio nei disturbi alimentari, depressione, disturbi ossessivi particolarmente complessi, dipendenze). Alcuni soggetti appaiono perciò estremamente refrattari alla possibilità di ricevere aiuto. In questi casi si preferisce agire indirettamente lavorando solo con la famiglia o con il partner fornendo le adeguate indicazioni terapeutiche. Spesso accade che dopo un primo miglioramento la persona decida spontaneamente di  farsi aiutare.

Oltre le terapie a lungo termine

In materia di disagio psicologico, è radicata la convinzione che i problemi che persistono da molto tempo richiedano obbligatoriamente un intervento psicoterapeutico a lungo termine; la terapia breve strategica ha rivoluzionato questo assunto, dimostrando che i problemi psicologici possono essere risolti in breve tempo ricorrendo a strategie mirate.  

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