Buonasera dottore, ho pensato di scriverle per capire qualcosa di più riguardo ad un problema che ha mia figlia e se si può risolvere. Da un pò di mesi mia figlia, che studia all'università, ha come un blocco, non riesce più a fare esami. Preciso che non ha mai avuto questo problema e che noi siamo sempre stati orgogliosi di quanto ottenuto ma ora sembra che non riesca più ad andare avanti. Quello che mi preoccupa è che in realtà non ha abbandonato i libri ma studia forse anche di più di prima, ma quando arriva l'esame, niente, si blocca e non riesce a passarli. Cosa può essere? Si può risolvere? Grazie per la risposta.
Gentile Signora, leggendo la sua descrizione, ed azzardando un'ipotesi che comunque dovrà essere verificata di persona, sembra proprio un classico blocco della performance. In letteratura, il blocco della performance o disturbo della performance, è un quadro caratterizzato da un vero e proprio blocco di una prestazione che può investire qualsiasi campo: intellettuale, sessuale, sportivo. Posso riportarle esempi tipici, ad esempio quello dell'atleta che non riesce più a sostenere o vincere una gara oppure quello dello scrittore che si sente "bloccato" di fronte al foglio bianco oppure quello del partner di coppia che non riesce a portare avanti un rapporto sessuale soddisfacente, il caso del manager che deve portare avanti una riunione, lo studente di fronte al suo esame.
Indipendentemente dalla prova e dal campo di applicazione, nei casi di disturbo della performance la persona sperimenta un primo fallimento che aprirà la strada al dubbio o paura che tutto possa ripresentarsi una seconda o terza volta. Di solito il problema si alimenta e peggiora nel tentativo della persona di porre rimendio al "disastro". Ciò porta in poco tempo ad una serie di comportamenti dagli effetti peggiorativi:
- la persona svilupperà una vera e propria fobia della prestazione che la porterà ad evitare assolutamente l'esperienza;
- affronterà la prova con molta ansia (è noto che l'ansia eccessiva provoca un degrado delle prestazioni);
- farà di tutto, allenandosi o preparandosi, per migliorare la prestazione, con il risultato di non sentirsi mai pronta abbastanza per "affrontare", finendo così col rinunciare alla prova, anche all'ultimo minuto.
Per quanto riguarda la terapia, di solito in questi casi si interviene utilizzando tecniche in grado di:
- ridurre l'ansia che si produce durante la performance;
- intervenire in modo focale sul blocco della prestazione.
I miei auguri, Dott. Fabrizio Pomarico